L'archivio
L’Archivio Demetrio Stratos è stato acquisito a Dicembre 2022 dal Comune di Ravenna, con finanziamento della Regione Emilia-Romagna, direttamente da Daniela Ronconi Demetriou – vedova Stratos – che lo ha fino a quel momento custodito e ha trovato a Malagola un luogo ideale di conservazione, fruizione e valorizzazione. Si tratta di un fondo che rappresenta il primo, fondamentale nucleo in espansione di un patrimonio di rilevanza primaria tanto nell’ambito della ricerca vocale e sonora, quanto in quello degli archivi d’artista. Un fondo costituito dalla documentazione raccolta dapprima da Demetrio Stratos nel corso della sua attività e, successivamente alla sua scomparsa, da Daniela Ronconi Demetriou, da sempre impegnata nella cura di una memoria artistica di Stratos che possa essere quanto più completa e onnicomprensiva possibile. Spaziando dalla documentazione audiovisiva di performance, lezioni e concerti agli appunti preparatori legati alla sua produzione artistica, dai materiali che ripercorrono gli stretti legami con altri artisti – John Cage su tutti – alle stampe di fotografi che ne hanno immortalato il lavoro nel corso degli anni, da strumenti musicali a oggetti, cimeli e capi d’abbigliamento, da libri e dischi in vinile a manifesti relativi tanto al suo lavoro da solista quanto a quello con I Ribelli e con gli Area, dalle copie di tesi di laurea, studi e saggi dedicati alla sua ricerca alla rassegna stampa raccolta nel corso dei decenni, le centinaia di materiali differenti che compongono l’archivio restituiscono in modo tangibile la stratificazione, la complessità e la multiformità di una personalità artistica come quella di Stratos, aprendo a tracciati di lettura e di ricerca differenti e anche inediti. Nel corso del primo anno di lavoro sui materiali del fondo, si è proceduto con il loro graduale riordino, inventariazione e digitalizzazione (quest’ultima a cura della Biblioteca Classense di Ravenna) e questa apertura dell’archivio rappresenta il primo movimento di un percorso di valorizzazione che proseguirà con il proseguire delle attività di Malagola e, al contempo, l’avvio della messa a disposizione dei materiali del fondo a chiunque ne farà richiesta, in modo che un simile, fondamentale patrimonio possa essere realmente un bene accessibile a studiosi, artisti, curiosi, ricercatori e a chiunque voglia entrare in relazione con la figura e con i processi artistici di Demetrio Stratos.
L'archivio è consultabile in presenza, presso la sede di Palazzo Malagola (via di Roma 118, Ravenna), previo appuntamento all'indirizzo: archivio@teatrodellealbe.com
immagini in questa pagina:
- Roberto Masotti, Demetrio Stratos esegue i Mesostics di John Cage allo Spazio Fiorucci di via Torino, Milano, 1977 | © Lelli e Masotti Archivio.
- Silvia Lelli, Demetrio Stratos. Le bocche, casa Stratos, Milano, 1977 | © Lelli e Masotti Archivio.
Mostra 2024/2025
FINO AI LIMITI DELL'IMPOSSIBILE
La ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970-1979 - Secondo movimento
a cura di Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi
Ravenna, Palazzo Malagola
14 dicembre 2024 - 31 gennaio 2025
prorogata fino al 16 febbraio 2025
Perché le cose del mondo si presentino nella voce, serve concepire il corpo come un risuonatore che si lasci attraversare dall'emissione sonora e si dispieghi integralmente in essa. Questo aspetto si sostanzia nella consapevolezza di una tecnica fonatoria che organizzi l'intera anatomia in vista dell'emissione vocale e concepisca la bocca come il luogo fisico, la grotta o la cattedrale, in cui la voce risuona.
Il controllo del respiro indica così la piena consapevolezza che la voce non inizia ma affiora, s'inscrive in un movimento che già da sempre è presente e si dispiega silente, in attesa di un soffio che la esprima, la prema fuori e la lasci affiorare in tutto il suo incanto.
dalla Nota dei Curatori, Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari
Colophon della mostra
curatori associati Marco Sciotto, Dario Taraborrelli
sound design Marco Olivieri
light design Luca Pagliano
direzione tecnica allestimento Alessandro Bonoli
realizzazione allestimento squadra tecnica delle Albe/Ravenna Teatro: Alessandro Bonoli, Gilberto Bonzi, Fabio Ceroni, Enrico Isola (costruzioni e decori), Paolo Baldini, Fagio, Filippo Ianiero, Lorenzo Parisi (audio e video)
in collaborazione con Monica Ceroni, Gian Luca Liverani, Tiratura
traduzioni Thomas Haskell Simpson
digitalizzazioni Istituzione Biblioteca Classense e Fonoprint
fotografie © Roberto Masotti / Lelli e Masotti Archivio, © Silvia Lelli / Lelli e Masotti Archivio, © Guido Harari, © Rocco Mancino, © Emilio Fabio Simion, © Giovanni Giovannetti, © Roberto Meazza, © Aldo Bonavia
video Archivio Demetrio Stratos con materiali concessi per l'occasione da RAI Teche, Streeen.org, archivio Valeria Magli
audio Archivio Demetrio Stratos con materiali concessi per l'occasione dall'archivio Teatro dell'Elfo
documenti e oggetti Archivio Demetrio Stratos con materiali concessi per l'occasione da Archivio Gianni Sassi
progetto grafico pubblicazione Sigaretten Edizioni Grafiche Stefano Ricci, Carmen Terlizzi, Benedetta C. Vialli
direzione organizzativa Silvia Pagliano
organizzazione Gabriella Birardi Mazzone, Chiara Maroncelli, Stefania Nanni, Marcella Nonni, Roberta Staffa con Alice Billò, Alice Cottifogli, Virginia Irali, Flaminia Pasquini Ferretti
comunicazione social Marco Sciotto
ufficio stampa Alessandro Gambino-GDG Press, Maria Grazia Marsico, Federica Ferruzzi
il primo ringraziamento va alle eredi di Demetrio Stratos, Daniela Ronconi Demetriou e Anastassia Demetriou
si ringraziano inoltre Mauro Felicori; Oderso Rubini; Patrizio Cenacchi; Claudio Leombroni; Michele de Pascale; Fabio Sbaraglia; Roberto Cantagalli; Silvia Masi con Daniela Poggiali, Eloisa Gennaro, Giulia Chiechio, Edoardo Massa, Marta Zocchi; Marco Conti; Paolo Spedicato; Janete El Haouli; Silvia Lelli; Franco Masotti; Monica Affatato e Luciano D’Onofrio; Viviana Bucci-Archivio Gianni Sassi; Elio De Capitani, Alessia Rondelli e tutto il Teatro dell'Elfo; Valeria Magli e Marco Ferrari; Patrizio Fariselli; Stefania Gambirasio e Massimiliano Casavecchia | RANRAN; Luigi Ceccarelli; Elisabetta Garrone; Luca Sarti; Northwestern University; Claudio Paolucci e il Centro Internazionale di Studi Umanistici “Umberto Eco”; Ljuba Bergamelli; Isabella Martoni; Francesca Cadin; Foto Flash; le Albe e Ravenna Teatro.
Mostra 2023/2024
AMOREVOLMENTE PROGREDIRE, AMOREVOLMENTE REGREDENDO
La ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970-1979
a cura di Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi
Ravenna, Palazzo Malagola | MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna
6-22 dicembre 2023
prorogata fino al 31 gennaio 2024
«Cortocircuito del tempo, la voce di Demetrio Stratos «chiama» ancora, ora come allora. Pronuncia il nome di ciò a cui si rivolge: convoca una ad una le cose del mondo e le dispone secondo la loro andatura nel cosmo che affiora. La presenza della sua voce – ciò che essa nomina chiamando – è ciò che precede e precorre ogni possibile condizione di linguaggio, ne sonda i limiti, ne abita i margini. In senso proprio, la sua voce non dice, mostra: nominando qualcosa del mondo, lo annuncia. A noi il compito di custodire questa voce – nelle innumerevoli forme in cui si manifesta attraverso partiture, appunti di lavoro, immagini e documenti audiovisivi – e insieme la responsabilità della sua trasmissione, con la stessa cura che si addice ad una memoria non intaccata dalla voracità del tempo».
dalla Nota dei Curatori, Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari
Appuntamenti
mercoledì 6 dicembre 2023 | ore 15:00-18:00
MAR, Sala Martini
DEMETRIO STRATOS: IL MICROCOSMO DELLA VOCE
saluti istituzionali: Mauro Felicori, Fabio Sbaraglia
introduzione: Enrico Pitozzi ed Ermanna Montanari, Daniela Ronconi Demetriou, Anastassia Demetriou
interventi di Enrico Pitozzi, Franco Masotti, Janete El Haouli, Marco Sciotto, Dario Taraborrelli
testimonianze di Silvia Lelli, Oderso Rubini, Paolo Spedicato
coordina: Marco Sciotto
Questo seminario – pensato prevalentemente in forma di dialogo e connesso all’acquisizione del fondo di materiali da parte del Comune di Ravenna con la curatela del centro di ricerca Malagola – è l’occasione per illuminare alcuni aspetti della sperimentazione vocale di Demetrio Stratos, così da individuarne i principi compositivi e ricomporre la sensibilità e l’immaginario che li ha delineati, intrecciando le testimonianze di studiosi e artisti.
sabato 16 dicembre 2023 | ore 20:30
MAR, Sala Martini
LA VOCE STRATOS (Italia, 2009, 110 minuti), regia di Monica Affatato, Luciano D’Onofrio.
Al termine del film, Marco Sciotto coordinerà il dialogo con gli autori.
Colophon della mostra
curatori associati Marco Sciotto, Dario Taraborrelli
sound design Marco Olivieri
disegno luci Luca Pagliano
allestimento squadra tecnica delle Albe/Ravenna Teatro: Paolo Baldini, Alessandro Pippo Bonoli, Gilberto Bonzi, Fabio Ceroni, Fagio, Luca Pagliano, Lorenzo Parisi
in collaborazione con Giovanni Cavalcoli, Monica Ceroni, Giuseppe Maniscalco e Tiratura
progetto grafico Stefano Ricci, Benedetta C. Vialli
traduzioni Thomas Haskell Simpson
digitalizzazioni Istituzione Biblioteca Classense e Fonoprint
fotografie © Roberto Masotti / Lelli e Masotti Archivio, © Silvia Lelli / Lelli e Masotti Archivio, © Guido Harari, © Rocco Mancino, © Emilio Fabio Simion, © Giovanni Giovannetti, © Roberto Meazza
frammenti video RAI Teche e materiali Archivio Demetrio Stratos
organizzazione Gabriella Birardi Mazzone, Chiara Maroncelli, Stefania Nanni, Marcella Nonni, Silvia Pagliano, Roberta Staffa
ufficio stampa Federica Ferruzzi
comunicazione social Marco Sciotto
il primo ringraziamento va alle eredi di Demetrio Stratos, Daniela Ronconi Demetriou e Anastassia Demetriou
si ringraziano inoltre Oderso Rubini; Patrizio Cenacchi; Claudio Leombroni; Michele de Pascale; Roberto Cantagalli; Silvia Masi con Daniela Poggiali, Eloisa Gennaro, Giulia Chiechio, Edoardo Massa; Paolo Spedicato; Janete El Haouli; Silvia Lelli; Franco Masotti; Monica Affatato e Luciano D’Onofrio; Patrizio Fariselli; Stefania Gambirasio e Massimiliano Casavecchia | RANRAN; Luigi Ceccarelli; Gaia Dirani; Luca Sarti; Northwestern University; Claudio Paolucci e il Centro Internazionale di Studi Umanistici “Umberto Eco”; Ljuba Bergamelli; Isabella Martoni; Francesca Cadin; Archivio Gianni Sassi Pesaro; Antropotopia; le Albe e Ravenna Teatro.