il progetto
Stare al gioco
Il gioco è una sfinge. Come una sfinge, ci interroga sulla nostra natura. E se siamo noi a interrogarlo, a interrogarne il concetto, l’essenza, la presenza millenaria nella storia dell’umanità, come un oracolo antico ci fornisce risposte ambigue: il gioco può manifestarsi come la voragine dell’autodistruzione solitaria, oppure, al contrario, come il senso più alto e bello dello stare insieme, del miracolo della convivenza. Il gioco può rivelarsi strumento demonico o danza, inferno o paradiso, perché va al fondo della nostra enigmatica natura umana. Nell’inventare il dittico di questa “opera nuova”, commissionata dal Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, io e Ermanna Montanari, alleati alla musica delicata e potente di Cristian Carrara, lo abbiamo costruito attorno a questo lacerante, doppio movimento. La prima anta si intitola Il giocatore, e racconta la caduta vertiginosa di un giocatore di slot machine, di un annegare nell’azzardo, dove ogni legame affettivo viene sacrificato sull’altare del niente; la seconda anta si intitola Canzone dei luoghi comuni, e rovescia la negatività dell’usuale espressione in un ballo collettivo in cui il “luogo” che si abita è un luogo di condivisione, un luogo “comune” appunto, fatto di canti e strilla di bambini e pane spezzato per tutti. All’amara fine del giocatore che, nel suo malato sogno di potenza, delira da solo dal fondo di un fossato di campagna, colpito a morte dai suoi strozzini, allo stesso tempo vittima e carnefice di se stesso, si contrappone la gioia corale di un giardino abitato dai saltelli di grandi e piccoli, dove non ci sono né vittime né carnefici, né protagonisti né comparse, uno spazio popolato da piante e animali, un inno festoso alla creazione. Il bivio è lì, davanti ai nostri occhi incerti e titubanti di pellegrini, e non vi è nessuna guida sicura che possa suggerirci la strada: è la nostra sorte che è in gioco, e tocca a noi e solo a noi scommettere su quale via prendere. E la scommessa non la si fa una volta per tutte: è una sfida da rinnovare ogni giorno, ad ogni ora di ogni giorno il bivio si ripresenta, implacabile. Dobbiamo puntare, in fondo, sulla strada da percorrere, è il nostro destino, la nostra destinazione: e siamo incastrati, non ci è possibile non scegliere, non possiamo non stare al gioco, al gioco della vita e della morte, non possiamo eludere e scappare. Il prezzo, e le conseguenze della giocata, saremo solo noi a pagarli: quel che, forse, possiamo e dobbiamo scegliere, è da chi e da che cosa lasciarci afferrare.
Marco Martinelli
crediti
Il giocatore
testo e regia Marco Martinelli
musica Cristian Carrara
direttore Flavio Emilio Scogna
ideazione Marco Martinelli, Ermanna Montanari
Opere commissionate dal Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”
prime esecuzioni assolute
edizioni Casa Musicale Sonzogno
produzione Teatro Lirico Sperimentale A. Belli di Spoleto
in collaborazione con Teatro delle Albe/Ravenna Teatro
in scena Alessandro Argnani, i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale Chiara Margarito (soprano), Chiara Tirotta (mezzosoprano), Edoardo Milletti (tenore), Marco Rencinai (tenore), Ensemble strumentale dell’O.T.Li.S. - Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale
spazio e costumi Ermanna Montanari
luci Luca Fagioli, Enrico Isola
maestri collaboratori Francesco Massimi, Yuna Saito
direzione tecnica Luca Fagioli, Enrico Isola
direttore di scena Irene Lepore
fonico Luca Starpi
elettricista Marco Marcucci
responsabile della sartoria Clelia De Angelis
trucco Patrizia Di Francescantonio
attrezzista Marco Giustini
allestimento scenico a cura del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto in collaborazione con la squadra tecnica del Teatro delle Albe: Fabio Ceroni, Luca Fagioli, Enrico Isola, Danilo Maniscalco
materiale illuminotecnico Span Ensemble
materiale fonico Sound Store Spoleto
Canzone dei luoghi comuni
testo e regia Marco Martinelli
musica Cristian Carrara
direttore Flavio Emilio Scogna
ideazione Marco Martinelli, Ermanna Montanari
Opere commissionate dal Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”
prime esecuzioni assolute
edizioni Casa Musicale Sonzogno
produzione Teatro Lirico Sperimentale A. Belli di Spoleto
in collaborazione con Teatro delle Albe/Ravenna Teatro
in scena Ermanna Montanari, i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale Rosaria Angotti (soprano), Chiara Margarito (soprano), Edoardo Milletti (tenore), Marco Rencinai (tenore), Ensemble strumentale dell’O.T.Li.S. - Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale
spazio e costumi Ermanna Montanari
luci Luca Fagioli, Enrico Isola
maestri collaboratori Francesco Massimi, Yuna Saito
direzione tecnica Luca Fagioli, Enrico Isola
direttore di scena Irene Lepore
fonico Luca Starpi
elettricista Marco Marcucci
responsabile della sartoria Clelia De Angelis
trucco Patrizia Di Francescantonio
attrezzista Marco Giustini
allestimento scenico a cura del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto in collaborazione con la squadra tecnica del Teatro delle Albe: Fabio Ceroni, Luca Fagioli, Enrico Isola, Danilo Maniscalco
materiale illuminotecnico Span Ensemble
materiale fonico Sound Store Spoleto
Prima nazionale Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, 12 settembre 2014